\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Il pittore Sandro di Mariano Filipepi detto il BotticΦlli nacque a Firenze (1444 o 1445) e vi mor∞ nel 1510. Scolaro di Filippo
Lippi, non fu insensibile al gusto della modellazione caro al Pollaiolo, come si pu≥ notare dalla sua prima opera datata: la \i Fortezza \i0 (1470) agli Uffizi, o nel \i San Sebastiano\i0 (1473; Kaiser Friedrich Mus., Berlino). Nel \i Ritorno di Giuditt
a\i0 e nel \i Ritrovamento del cadavere di Oloferne\i0 (Uffizi) vÆΦ inoltre un linearismo che diviene sempre pi∙ ritmico. E il ritmo lineare si sostituirα gradatamente, come valore assoluto e originale, allÆenergia del Pollaiolo. Del 1477 circa Φ lÆ\i
Adorazione dei Magi\i0 (Uffizi), ove lo stile botticelliano appare pienamente formato; e del 1480 il \i S. Agostino\i0 in Ognissanti, figura ricca di spiritualitα. I Medici ricorsero al Botticelli per numerose opere: come la \i Primavera\i0 (1478 circ
a) e la \i Nascita di Venere\i0 (1485 circa) agli Uffizi, assai vicine alla poesia del Poliziano; in esse la nervosa determinazione dei contorni intensifica il senso del moto: il tutto espresso con gusto raffinato, tipico dellÆambiente artistico fiorent
ino del secolo 15░. Nel 1481 (o 1482) esegu∞ nella cappella Sistina in Vaticano gli affreschi con il \i Sacrificio del lebbroso\i0 , \i Episodi della vita di MosΦ\i0 e il \i Castigo del fuoco celeste\i0 . Ivi il Botticelli collega pi∙ rapidamente gli ep
isodi, dα slancio alle forme, ora con ritmo melodico dÆincomparabile grazia, ora con drammatico ritmo di vorticose curve. Al periodo 1480-90 appartengono altre importanti opere del Botticelli: la \i Madonna del Magnificat\i0 (Uffizi), la \i Pallade vinc
itrice del Centauro\i0 (Uffizi), la\i Pala di s. Barnaba\i0 (Uffizi), \i Venere e Marte\i0 nella Galleria nazionale di Londra. Circa il 1490 un crescente tremolio di contorni e un colore pi∙ aspro distinguono lÆarte del Botticelli (\i Comunione di s.
Girolamo\i0 , giα presso i marchesi Farinola; lÆ\i Annunciazione\i0 , agli Uffizi). Si approssima lÆultimo periodo dellÆarte botticelliana, dove il ritmo si fa pi∙ nervoso e spezzato e il movimento si esaspera come nella \i Calunnφa\i0 agli Uffizi, nel
la \i Derelitta\i0 di casa Pallavicini a Roma, nei disegni con cui il Botticelli, per incarico dei Medici, illustr≥ la Divina Commedia. Una religiositα drammatica, che al Botticelli veniva dalla predicazione del Savonarola, investe le sue ultime opere:
il \i Presepe\i0 (1500) della Galleria nazionale di Londra e la \i Crocifissione\i0 Aynard (dopo il 1500), oggi nel museo Fogg di Cambridge (Massachusetts).